
Portogallo on the road: itinerario di 12 giorni
Il Portogallo è uno dei viaggi on the road a cui siamo più affezionati. Terra ospitale, ricca di storia e tradizione ancora intrinseca tra le vie dei borghi medievali, i maestosi monasteri, i colorati azulejos e meravigliosi luoghi in cui la natura dà il meglio di sé.
Il nostro itinerario di 12 giorni in Portogallo si snoda da nord a sud partendo da Porto, passando da luoghi storici come Guimarães e Coimbra, esplorando i monasteri di Tomar, Alcobaça e Batalha, passeggiando per le strade colorate di Costa Nova e Agueda e nei borghi di Óbidos e Sintra, rilassandoci nel mare di Nazarè e dell’Algarve e infine esplorando la capitale Lisbona.
Qui le tappe del nostro itinerario di 12 giorni in Portogallo:
Giorno 1: Lisbona → Coimbra → Porto
Giorno 2 e 3: Porto
Giorno 4: Braga → Guimarães → Aveiro
Giorno 5: Agueda → Costa Nova → Tomar → Fatima → Nazarè
Giorno 6: Alcobaça → Batalha → Óbidos → Algarve
Giorno 7 e 8: Algarve
Giorno 9: Sintra → Cabo da Roca → Lisbona
Giorno 10-11-12: Lisbona
Nell’articolo trovate tutti i suggerimenti per organizzare al meglio il vostro viaggio in terra lusitana.
Il nostro viaggio di 12 giorni in Portogallo è avvenuto nelle settimane centrali di agosto dell’oramai “lontano” 2016 (tutte le informazioni relative ai prezzi sono state verificate e aggiornate a oggi) e ha un posto speciale nei nostri ricordi anche perché rappresenta il nostro primo viaggio on the road insieme!
Itinerario di 12 giorni in Portogallo
Giorno 1
Milano → Lisbona → Coimbra → Porto
Atterriamo nel primo pomeriggio in una calda Lisbona, ritiriamo l’auto presa a noleggio alla Sixt (se può esservi utile qui un articolo che vi guida passo per passo sul noleggio auto) e partiamo subito direzione Coimbra, la prima tappa del nostro on the road in Portogallo!
Piccola nota: siamo atterrati a Lisbona e non direttamente a Porto perchè il costo del drop off dell’auto (ovvero la riconsegna della vettura in una città diversa) non risultava conveniente.
Coimbra
Arriviamo nel primo pomeriggio in una caldissima Coimbra: la cittadina si affaccia sul fiume Mondego e si suddivide tra città bassa e alta. Proprio nella parte più alta si trova una delle università più antiche d’Europa, fondata nel 1290 e oggi Patrimonio Unesco. Con il biglietto d’ingresso di 13,50 euro (prezzo aggiornato al 2023) è possibile visitare alcune delle stanze più significative tra cui la sfarzosa Sala dos Capelos dove si celebrano le funzioni più importanti e la Capela de São Migue, una chiesa risalente al 1517.
Ma la vera attrazione è la Biblioteca Joanina, un’antica biblioteca in stile barocco che custodisce al suo interno centinaia di antichi libri conservati grazie a una particolare tecnica: qui vivono tantissimi pipistrelli, indispensabili per la salvaguardia dei libri proprio perché ghiotti di tutti gli insetti che altrimenti danneggerebbero i preziosi manuali.
All’interno è possibile sostare un massimo di 20 minuti e l’accesso è consentito solo a 60 persone alla volta. Considerate la possibilità di poter fare un po’ di fila prima di accedere (in agosto non abbiamo trovato molti turisti).
Terminata la visita facciamo un giro veloce nella città alta, poco distante dall’Università si trova la Sé Velha ovvero la vecchia cattedrale.
Torniamo all’auto e ripartiamo verso Porto, dove arriviamo in tarda serata. Il nostro hotel si trova poco fuori dal centro, ceniamo nell’unico luogo che troviamo ancora aperto, ovvero un McDonald, e torniamo in stanza pronti e carichi per la giornata successiva.
Giorno 2 e 3
Porto
I due giorni successivi sono dedicati alla visita della città di Porto, della quale ci siamo perdutamente innamorati. Dedicheremo alla cittadina un articolo approfondito a parte, qui ci limiteremo a indicarvi brevemente le attrazioni che abbiamo visitato.
Porto è una città raccolta, facilmente visitabile a piedi. Sul momento probabilmente odierete i suoi saliscendi, le ripide salite, le minuscole vie e le infinite scalinate ma vi possiamo assicurare che alla fine del viaggio saranno i ricordi che più amerete. Dopotutto sono un’ottima scusa per prendersi una pausa e contemplare la bellezza delle città, le sue case colorate, i balconi fioriti, i panni stesi al sole, le botteghe storiche e gli azulejos che decorano la città.
Da non perdere assolutamente:
- il quartiere Ribeira, il caratteristico quartiere colorato di Porto, Patrimonio Unesco
- il ponte Dom Luis I simbolo della cittadina che con i suoi 385 metri di lunghezza collega Porto alla vicina Vila Nova de Gaia. Il ponte è attraversabile sia nella parte bassa sia nella parte alta, da dove si gode anche di una bellissima vista sulla città
- la Sè, ovvero la cattedrale. Imperdibile il chiostro interno, decorato da tantissimi azulejos. Uno dei luoghi che più ci ha colpito di tutto il viaggio (costo ingresso 3 euro)
- Torre dos Clerigos: alta 75 metri e decorata in stile barocco è un ottimo punto da cui godere di una vista panoramica di Porto (costo ingresso 8 euro)
- Stazione di Sao Bento: vale una toccata e fuga questa particolare stazione ferroviaria decorata da più di 20.000 azulejos che raccontano la storia del Portogallo
- il Mercato do Bolhão: non uno dei più belli dal punto di vista architettonico, ma ottimo per assaggiare qualche prelibatezza portoghese come i pastel de nata, dolci tipici lusitani, o i bocconcini di baccalà
- Libreria Lello e Irmao: libreria diventata famosa per aver ispirato alcune scene della saga di Harry Potter. Nel 2016 l’entrata era di 3 euro (5 euro prezzo nel 2023, scontati se acquistate qualcosa) e la sua popolarità non era minimamente paragonata a quella di oggi: zero coda, poca persone…ma Instagram e i social erano un’altra storia!
- Chiesa di San Francesco: da fuori passa quasi inosservata, ma una volta varcato l’ingresso resterete meravigliati dalla bellezza di questa chiesa: unica nel suo genere, le decorazioni in stile barocco sono totalmente ricoperte d’oro (costo d’ingresso nel 2023 di 9 euro, comprese le catacombe)
- vicino la Chiesa si trova il Palacio da Bolsa, fondato nel 1842 era il luogo dove venivano negoziati i commerci del Portogallo. Si accede solo tramite visita guidata (prezzo d’ingresso nel 2023 di 12 euro). Imperdibile la sfarzosa sala araba
- di fronte a queste due attrazioni si trova il capolinea del tram 1, linea turistica che porta poco fuori città fino al Faro de Felgueiras: il faro non è imperdibile, ma qui potete ammirare il tramonto o, come noi, fare il primo incontro con l’oceano!
- Rua da Flores: segnatevi questa via all’interno del quartiere Ribeira, una tra le più belle e variopinte della città
- Stadio do Dragao: se come noi siete amanti del calcio non mancate una visita nello stadio della città
- non si può dire di aver visitato Porto senza aver assaggiato il suo vino tipico! Attraversando il ponte Dom Luis I si arriva a Vila Nova de Gaia, cittadina famosa per essere il luogo per eccellenza del vino. Qui è possibile visitare fare una degustazione visitando una delle tante cantine, tra le più famose Sandeman, Ferreira e Offley
- sempre a Vila Nova de Gaia si trova il Monastero di Serra do Pilar, da cui si ha una bellissima vista panoramica su Porto.
Dove mangiare a Porto, i ristoranti che vi consigliamo:
- Taberna d’Avo: capitati qui per puro caso si è rivelato uno dei pranzi migliori di tutta la vacanza. Solo dopo abbiamo scoperto essere un luogo storico e famoso.
- Un clichè da turista, le sere abbiamo cenato nei ristoranti che si affacciano sul fiume. Si spende qualche euro in più, ma l’atmosfera e il panorama non vi deluderanno.
Consiglio: dedicate a Porto almeno due giorni, la città è raccolta ma perdersi tra le vie è la giusta chiave di lettura della città. Se vi piace il genere potete fare anche una crociera sul fiume, invece se siete appassionati di vini potete considerare un’escursione sulla valle del Douro, tipica zona ricca di vigneti.
Giorno 4
Porto → Braga → Guimarães → Aveiro
Il quarto giorno del nostro itinerario di 12 giorni in Portogallo inizia alla scoperta di due cittadine di importanza storica: Braga una delle più antiche e Guimarães la prima capitale del Portogallo.
Consiglio: Potete considerare Braga e Guimarães anche come un’escursione da Porto. Entrambe distano pochi chilometri e sono visitabili in mezza giornata.
Braga
Dedichiamo a Braga la prima parte della giornata. Iniziamo visitando il Santuario do Bom Jesus do Monte che si trova poco fuori il centro storico. Che siate credenti o meno questo luogo, meta di pellegrinaggio, è davvero suggestivo: una scalinata di 600 gradini decorata con fontane e statue che ripercorrono le diverse tappe della via Crucis vi porterà fino in cima. Oltre alla bellissima chiesa da qui si gode di una vista panoramica sulla città.
L’alternativa alle scale è una funicolare, ma non una qualunque! Bensì della funicolare ad acqua più antica del mondo, risalente al 1882 e ancora perfettamente funzionante!
Noi abbiamo preferito la scalinata all’andata e la funicolare al ritorno, ma se volete fare meno fatica vi suggeriamo il contrario 🙂
Riprendiamo l’auto e ci spostiamo verso il centro cittadino. Facciamo un veloce giro tra le vie del centro storico e i suoi colorati giardini e pranziamo in un locale vista cattedrale dove assaggiamo per la prima volta un altro tipico piatto portoghese: la francesinha (più che un piatto una bomba calorica) un toast ripieno di diversi tipi di carne, ricoperto da formaggio e uova.
Leggermente appesantiti siamo pronti a ripartire alla volta di Guimarães.
Guimarães
Dopo circa 30 minuti arriviamo a Guimarães, parcheggiamo poco fuori le mura cittadine e andiamo subito alla ricerca di uno dei luoghi più fotografati: la scritta “Aqui Nasceu Portugal” ovvero “Qui nasce il Portogallo”. L’opera fa riferimento a Afonso Henriques, primo Re del Paese a cui Guimarães ha dato terra natale.
Il centro storico di Guimarães è dichiarato Patrimonio dell’Unesco e non è certo difficile capirne il motivo: racchiuso all’interno delle mura cittadine conserva ancora il suo fascino medievale con un susseguirsi di piazze, abitazioni tipiche e negozi.
Poco distanti dal centro si trovano il Palazzo dei Duchi di Bragança e il castello, residenza del Re.
Con un biglietto cumulabile è possibile visitare entrambe le attrazioni (6 euro, prezzo 2023). Il palazzo si visita velocemente, così come il castello, o meglio le sue rovine. Suggestiva (per chi non soffre di vertigini come me) la possibilità di poter camminare sulle mura.
È giunto il momento di salutare Guimarães, facciamo un altro giro per le vie del centro del quale ci siamo innamorati e siamo pronti per proseguire il nostro on the road in Portogallo con la nostra prossima tappa: Aveiro
Aveiro
1 ora e mezza dopo, oramai sera, arriviamo ad Aveiro, una piccola cittadina attraversata da canali considerata la Venezia del Portogallo.
Non siamo particolarmente amanti dei paragoni delle città estere con quelle italiane, anche perché a onor del vero tolta qualche gondola attira turista Aveiro è poco più che un paesino di pescatori. Sicuramente la pubblicità funziona bene tanto da non aver trovato un alloggio a un prezzo ragionevole. Per la notte abbiamo prenotato un hotel sulla strada provinciale a pochi chilometri dalla cittadina.
Dedichiamo a Aveiro la serata, passeggiando per le vie e concedendoci un’ottima cena di pesce in uno dei tanti ristoranti presenti. Se passate di qui ricordatevi di provare gli “ovos moles” dolce tipico preparato con uova e zucchero.
Giorno 5
Agueda → Costa Nova → Tomar → Fatima → Nazarè
Il quinto giorno del nostro on the road in Portogallo inizia all’insegna di un caldo sole che ci accompagnerà tutta la giornata.
Costa Nova
Uno dei luoghi portoghesi probabilmente più instagrammati di sempre (nel lontano 2016 invece ci siamo solo noi e qualche altro impavido turista): Costa Nova è famosa per le sue palheiros ovvero casette in legno che ai tempi fungevano da magazzini per i pescatori, oggi invece abitazioni con la caratteristica di essere dipinte a righe verticali.
Lo scenario sembra quasi finto tanto unico nel suo genere: tante case in fila colorate di verde, blu, rosso e giallo.
La sosta merita giusto il tempo di una passeggiata per ammirare le abitazioni e scattare qualche foto. Il consiglio quindi è di includere questa sosta solo se siete nei paraggi.
Agueda
Per rimanere in tema di posti instagrammabili e di colori vivaci la vicina cittadina di Agueda non è da meno! Diventata famosa per gli ombrelli fluttuanti, che hanno poi dato il là a installazioni simili in altre parti del mondo (ad esempio ne ricordiamo una simile a Dublino) Agueda può essere considerata una sosta per cercare un po’ di refrigerio al riparo dal caldo sole portoghese e nel frattempo scattare qualche foto ricordo.
La particolarità degli ombrelli appesi è dovuta al’AgitAgueda Art Festival, una manifestazione che si svolge nel mese di luglio e che colora l’intera città. Non solo quindi ombrelli fluttuanti ma anche panchine e scalinate super colorate!
Ci concediamo una pausa in uno dei cafè presenti e ripartiamo verso una delle tappe più belle del nostro tour on the road di 12 giorni in Portogallo: Tomar!
Tomar
Un’ora e mezza dopo arriviamo nella cittadina famosa per ospitare uno dei monasteri dei templari più grandi al mondo, che fa parte anche del Patrimonio Unesco: il Convento do Cristo.
Il convento, che sorge su una collina sopra la città di Tomar, risale al XII secolo ed è un perfetto mix di stili gotici e romanici.
Considerate almeno 2 ore per la visita: resterete affascinati dalla maestosità del luogo e nell’immaginare la vita di un tempo tra i bellissimi chiostri, le gallerie, i terrazzi, i lunghi corridoi e gli ornamenti, oltre che i dettagli curati nei minimi particolari. Da non perdere la Charola, la chiesa templare rotonda unica nel suo genere.
Il biglietto di ingresso è di 6 euro (prezzo 2023), se però avete intenzione di visitare anche i Monasteri di Alcobaça e Batalha vi suggeriamo di acquistare il biglietto cumulativo a 15 euro (prezzo 2023).
Restiamo così affascinati dal convento che la visita si protrae più a lungo di quanto previsto, saltiamo quindi la visita del centro cittadino (che meriterebbe una mezza giornata) e proseguiamo verso la prossima tappa: Nazarè.
Fatima
Complice l’aver saltato la visita della cittadina di Tomar ci troviamo in anticipo sulla tabella di marcia così quando incontriamo dei cartelli che indicano Fatima decidiamo di fermarci.
Fatima non necessita di presentazioni, se non che è uno dei luoghi di pellegrinaggio più famosi al mondo. Ci approcciamo alla visita del santuario con un misto tra sacro e profano, o meglio curiosità.
L’atmosfera che si respira in questo luogo è indescrivibile. Vediamo scene da brividi e ci sembra superfluo qualsiasi altro commento a riguardo.
Facciamo una veloce visita al Santuario e riprendiamo la macchina direzione Nazarè.
Nazaré
Se il nome Nazarè vi suona famigliare probabilmente è perchè avete sentito parlare di qualche guinness world record di un surfista: qui a causa di un particolare fenomeno geografico sottomarino si formano alcune tra le onde più grandi al mondo, tanto da arrivare quasi a 30 metri di altezza. Oltre a questa caratteristica Nazarè è anche una stazione balneare del Portogallo: per più un 1 chilometro si estende una bellissima spiaggia che si affaccia sull’oceano Atlantico.
Tempo di lasciare le valigie in hotel, abbiamo scelto uno tra i tanti che sia affacciano sul lungomare, e ci dirigiamo verso il quartiere più alto della città nominato il Sitio dove da una falesia altissima, più precisamente dal Miradouro do Suberco si ha una vista spettacolare sulla città.
Al Miradouro si arriva con una camminata di oltre 20 minuti (in salita e ripida) oppure tramite funicolare. Suggestivo visitare questo luogo al tramonto, idea che a giudicare dalla fila che troviamo alla funicolare hanno avuto in molti. Vi consigliamo quindi di arrivare in tempo.
Dopo un bellissimo tramonto torniamo in città, di sera il lungomare è colmo di turisti. Ceniamo in uno dei tanti ristoranti presenti e torniamo in hotel dove ci addormentiamo cullati dal rumore delle onde dell’oceano.
Giorno 6
Nazarè → Alcobaça → Batalha → Óbidos → Alrgave
Oggi è il mio compleanno: non vedo l’ora di svegliarmi e passare la mattinata in spiaggia, magari ammirando qualche acrobazia di qualche surfista ma tutte le buone intenzioni vanno in frantumi non appena apro la finestra e scopro una fitta nebbia copre la cittadina, tanto da non vedere nemmeno la spiaggia. Quasi stentiamo a riconoscere di essere in Portogallo.
Facciamo quindi una colazione veloce e partiamo prima del previsto per le prossime tappe del nostro itinerario di 12 giorni in Portogallo: in mattinata ci aspettano i due monasteri di Batalha e Alcobaça.
Batalha
30 minuti dopo arriviamo in una semi deserta, ma almeno soleggiata, Batalha.
La cittadina ospita il Monastero di Santa Maria da Vitória, la cattedrale gotica più grande del Paese, oggi anche Patrimonio Unesco.
La prima pietra della cattedrale fu posata nel 1386 ma i lavori terminarono solo nel 1517. Nei due secoli furono diversi gli architetti che si occuparono della realizzazione dell’opera, tanto da conferire al luogo diverse influenze. Lo stile gotico predomina su tutti, visibile dai particolari e minuziosi dettagli. Bellissime le vetrate colorate che creano un gioco di luci all’interno della cattedrale. Di rilievo anche i chiostri, tra cui quello reale, la sala do Capitulo e la Capelas Imperfeitas, ovvero la cappella incompiuta senza soffitto.
Anche l’esterno vi lascerà senza parole: le pietre inizialmente bianche con il passare dei secoli hanno assunto un particolare color ocra, altra caratteristica che rende il monastero unico nel suo genere.
Considerate circa 1 ora per la visita.
Alcobaça
Terminata la visita al monastero di Batalha ci avviamo nella vicina Alcobaça che si trova a circa 20 minuti di distanza. Se Batalha era semi deserta qui siamo gli unici turisti.
Il monastero di Alcobaça anch’esso Patrimonio dell’Unesco, risale al 1153 ed è costruito in stile gotico. Oltre al grandissimo piazzale che la precede a colpire qui sono due cose: la sua semplicità, gli interni infatti sono spogli, e le sue altissime navate, tanto da renderlo uno dei monasteri più maestosi al mondo. Considerate anche qui un’ora per la visita tra la chiesa, le sale capitolari, la biblioteca e i chiostri.
Terminata la visita facciamo un veloce giro nel piccolo centro cittadino, visitiamo i Jardin do Amor, pranziamo e ci avviamo nella vicina Óbidos, a 30 minuti di distanza.
Óbidos
Óbidos è il classico luogo che ancora prima di visitare sai già che te ne innamorerai: una cittadina medievale racchiusa tra mura di cinta, vie di ciotoli e case bianche con fiori sui balconi, insomma un vero e proprio borgo incantato ancora perfettamente conservato tanto da essere stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco.
Situata a circa un’ora da Lisbona, Óbidos è una meta ideale per un’escursione in giornata, motivo per il quale la cittadina è spesso invasa dai turisti.
Arriviamo nel tardo pomeriggio e già dal parcheggio notiamo orde di pullman. Una volta superata la porta della città il nostro timore si palesa: l’atmosfera magica che ci aspettavamo di provare svanisce quando troviamo le vie colme di turisti.
Óbidos è davvero uno dei luoghi più caratteristici del Portogallo, probabilmente eravamo abituati fin troppo bene a visitare la maggior parte delle attrazioni in solitaria.
Da non perdere, oltre a una passeggiata per il centro, la porta che dà accesso alla città totalmente ricoperta di azulejos, il caratteristico castello (oggi hotel di lusso) e le mura della città che (se non soffrite di vertigini come me) potete percorrere per godere di una vista dall’alto della cittadina.
Un po’ delusi dalla visita riprendiamo la macchina e ci avviamo verso l’Algarve, dove ci concederemo un po’ di relax nei prossimi giorni.
L’autostrada portoghese è pressoché deserta e le 3 ore che ci separano dall’Algarve scorrono veloci.
Arriviamo per sera nel nostro hotel nei pressi di Albufeira: abbiamo prenotato una struttura distante dal centro cittadino. Se cercate un luogo tranquillo vi consigliamo assolutamente il Quinta Matias (qui il link per prenotare tramite Airbnb) e la sua gentilissima proprietaria che vi preparerà ogni mattina una squisita colazione. Oramai tardi ci avviamo verso l’unico ristorante aperto in zona e torniamo giusto in tempo per aprire i regali di compleanno sotto un cielo stellato.
Giorno 7 – 8
Algarve
L‘Algarve è la regione più a sud del Portogallo: bagnata dall’oceano Atlantico è rinomata per la sua natura incontaminata.
Trattandosi di oceano la temperatura dell’acqua non è quella a cui siamo abituati, salvo qualche caletta difficilmente si riesce a fare un bagno più lungo di qualche minuto, in compenso qui la natura dà il meglio di sé tra alte falesie, acqua dai colori cristallini e tramonti che vi entreranno nel cuore.
Meta gettonata principalmente da turisti inglesi e tedeschi, l’Algarve dispone di un’ampia offerta di strutture ricettive e inevitabilmente rispetto al resto del Portogallo i prezzi sono decisamente più alti.
Da non amanti del mare puro abbiamo dedicato all’Algarve una toccata e fuga, consapevoli che comunque non basterebbe una vacanza intera per esplorala tutta.
Di seguito vi riportiamo le tappe che abbiamo percorso nei 2 giorni in Algarve del nostro tour on the road in Portogallo.
Praia da Marinha
Situata tra Albufeira e Portimão questa è stata la nostra prima tappa.
Rinomata per le sue falesie a picco sul mare è uno degli scenari più belli di tutto l’Algarve. Vi suggeriamo di arrivare presto per goderla al meglio.
Praia da Rocha
Dopo una sosta per pranzo a Portimão nel pomeriggio cerchiamo di visitare la (ora) famosissima Grotta di Benagil, una delle immagini che sicuramente avrete visto molte volte nel web. Nel 2016 erano in pochi a conoscere questo luogo, tant’è che molti residenti non sapevano indicarci la via.
Rassegnati andiamo verso Praia da Rocha.
La spiaggia è molto ampia e caratterizzata da bellissime formazioni rocciose che creano un’ombra naturale. Il luogo è un susseguirsi di bar e ristoranti, la spiaggia è attrezzata e adatta a tutte le età.
Cabo São Vicente
Dopo l’intera giornata passata in spiaggia ci avviamo nel punto più a est dell’Algarve: Cabo São Vicente che con le sue falesie alte 75 metri sopra l’oceano Atlantico è il luogo ideale per ammirare il tramonto.
Durante il tragitto facciamo una breve sosta a Praia de Salema per un bagno veloce.
Arrivati a Cabo Sao Vicente vi suggeriamo di non andare in direzione dell’affollato faro ma di avviarvi verso il sentiero di rocce che si trova sulla destra rispetto al parcheggio: potrete così godere della magia del tramonto in completa solitudine.
Ancora oggi, a distanza di anni, questo resta uno dei tramonti più belli mai visti: due birre, un pacchetto di patatine e il sole che lento scompare nell’oceano. Cabo São Vicente è uno di quei luoghi che ti entrano nel cuore. Ricordatevi di portare qualcosa che vi ripari dal fortissimo vento.
Lagos
Nella strada per rientrare in hotel ci fermiamo a Lagos per cena. La cittadina è turistica e un giro serale vale sicuramente la pena.
Ponta da Piedade
Il giorno dopo ritorniamo in zona Lagos per visitare uno dei punti panoramici più belli di tutto l’Algarve: Ponta da Piedade è una zona costiera dove ammirare falesie e faraglioni. Qui la natura dà il meglio di sé. Si può percorrere il sentiero via terra che tocca diversi punti panoramici oppure godere dello spettacolo via mare con le escursioni giornaliere.
Vi consigliamo di inserire questa tappa in mattinata o nel tardo pomeriggio e di evitare le ore più calde.
Praia do Camilo
Una lunga scalinata di oltre 200 gradini vi condurrà in questa piccola caletta con una vista da cartolina. La spiaggia è molto conosciuta, cercate di arrivare presto per trovare posto. Questo è anche uno dei pochi punti in cui siamo riusciti a fare il bagno per più di qualche minuto senza congelare 🙂
Praia Dona Ana
Poco distante da Praia do Camilo si trova invece la più grande Praia di Dona Ana anch’essa super affollata. Caratteristiche le formazioni rocciose presenti che creano un panorama suggestivo.
Praia de Falesia
Se dovessi decretare i tramonti più belli visti nella vita il Portogallo vincerebbe a mani basse, in particolar modo quello osservato da Praia de Falesia.
In questo scenario unico al mondo le falesie durante il tramonto cambiano colore, passando dal caratteristico color ocra a un color rosso fuoco.
Qui, dove la sabbia dorata contrasta con le onde dell’oceano, il mare che lentamente si ritira lasciando spazio alla lunga spiaggia e il sole che pian piano sparisce nel mare abbiamo vissuto uno dei ricordi più belli e intensi di tutta la vacanza.
Assolutamente imperdibile.
Da un comodo parcheggio, tramite un sentiero, si accede alla spiaggia lunga oltre 7 km. Vi suggeriamo di spingervi il più in là possibile, per godere di un tramonto in solitaria, lontano dalla ressa.
Albufeira
Per sera decidiamo di visitare Albufeira. Super affollata anch’essa non è comunque tra le cittadine che più ci è rimasta nel cuore.
GIORNO 9: Cabo da Roca e Sintra
Ci svegliamo presto e decidiamo di rilassarci nella piscina dell’hotel. Poco prima delle 10 partiamo e durante il tragitto decidiamo di stravolgere il nostro itinerario: secondo i piani saremmo dovuti andare a Lisbona, riconsegnare l’auto e visitare la città, lasciando per il giorno successivo l’escursione in giornata a Sintra e Cabo da Roca (spoiler: sarebbe stata la soluzione ottimale!).
Invece ci viene la pessima idea di sfruttare l’ultimo giorno di noleggio, quindi arrivare poco prima di pranzo a Setubal, fare un veloce giro della cittadina, spostarci poi a Sintra e visitare i suoi palazzi colorati, infine ammirare il tramonto a Cabo da Roca, prima di riconsegnare l’auto in serata a Lisbona.
Ma già da subito iniziano i problemi: sulla strada del rientro ci fermiamo nell’unico autogrill presente. La coda per la benzina inizia dalla corsia dell’autostrada. Impieghiamo circa 1 ora per fare il pieno all’auto. Nell’attesa decidiamo di pranzare con un panino al volo. Setubal diventa una tappa veloce per sgranchirsi le gambe e cercare la statua di Mourinho (allenatore di calcio) che però non troviamo. I suoi concittadini non sembrano particolarmente informati e Google non riesce a darci giuste coordinate (lo ricordiamo, era il 2016).
Oramai primo pomeriggio decidiamo di visitare subito Cabo da Roca, evitando il tramonto per non essere troppo soggetti a orari.
Cabo da Roca
A circa 30 minuti da Sintra si trova Cabo da Roca: il punto più occidentale dell’Europa continentale!
Un faro sovrasta la falesia qui dove cielo e mare si fondono insieme.
È possibile percorrere un sentiero che costeggia la scogliera e ammirare il panorama. Purtroppo qui il vento la fa da padrone e -ovviamente- abbiamo trovato una delle giornate peggiori: nonostante il sole alto è quasi impossibile stare all’aperto per più di qualche minuto. Cerchiamo nel poco tempo di permanenza di riempire il più possibile gli occhi con questo bellissimo scenario.
Piccola curiosità: al punto informativo si ha la possibilità di farsi rilasciare un attestato che autenticherà la vostra presenza in questo punto 🙂
Amareggiati (ma ci sarà una seconda occasione prima o poi nella vita) riprendiamo l’auto e ci avviamo nella vicina Sintra.
Sintra
Sintra è un luogo incantato, quasi surreale. Vi sembrerà di trovarvi all’interno di una fiaba con i suoi palazzi colorati e caratteristici.
Dislocata su una collina, per visitare tutto ciò che offre servirebbero almeno 2 giorni pieni. Se avete poche ore a disposizione il consiglio è dedicarsi solo ad alcune attrazioni. Noi decidiamo di visitare il famosissimo e colorato Palacio de Pena e il meno rinomato Parque de Monserrate.
Del Palacio de Pena probabilmente ne avrete già sentito parlare, quasi sicuramente avrete visto una foto di questo luogo: un castello realizzato da diversi stili, dal barocco al rinascimentale al gotico, ma a colpire qui sono soprattutto i suoi colori sgargianti. Le sue facciate dipinte di rosso, verde, blu e giallo lo rendono unico al mondo! (ingresso 14 euro, prezzo 2023)
Purtroppo le sfighe di oggi continuano: l’interno del palazzo è chiuso a causa di un evento. Abbiamo la possibilità di visitarlo solo esternamente, tanto ci basta per restare affascinati.
Ci spostiamo quindi al vicino Parco di Monserrate: il parco di oltre 30 ettari ospita più di 2500 specie di piante, tra cui alcune esotiche. Anche qui non siamo fortunati: il fresco vento che fino a quel momento aveva allietato la calda giornata ci abbandona e con gli oltre 36° percepiti non ce la sentiamo di visitare tutto il parco. Al suo interno si trova anche un bellissimo palazzo in stile moresco, che seppur spoglio di oggetti è decorato con tantissimi dettagli di influenza araba che lo rendono caratteristico. (ingresso 8 euro, prezzo 2023)
Tra le altre attrazioni di Sintra ricordiamo: il bizzarro Quinta da Regalia, il Castello dos Mouro, il Palazzo di Monserrat e il centro storico di Sintra.
In serata riconsegniamo l‘auto a noleggio a Lisbona, facciamo il check-in in hotel e iniziamo l’esplorazione della città.
Tiriamo le somme di quello che sono una serie di sfighe in viaggio condensate in una sola giornata. Ci beviamo su, sorridendo, consapevoli che in un viaggio itinerante non sempre tutto procede come ci si aspetta. Un’ottima scusa per tornarci!
GIORNO 10-11-12
Lisbona
Il nostro itinerario di 12 giorni in Portogallo termina nella capitale Lisbona.
Lisbona è una città particolare: sviluppata su sette colli la sua conformazione urbanistica è suddivisa tra quartieri alti e bassi con un continuo di saliscendi, scalinate, ascensori e punti panoramici. A questo si aggiunge una città ricca di storia, guerre, conquiste, commercio e influenze arabe. La recente storia invece narra di un terremoto del 1755 che devastò parte della città, a cui si aggiunse un terribile incendio nel 1988 che distrusse alcuni degli elementi storici.
La capitale lusitana è suddivisa in diversi quartieri: il Barrio Alto, la Baixa, il Chiado, l’Alfama e Belem, tutti con la loro impronta caratteristica e interamente da scoprire. Un ottimo modo per esplorare la città è utilizzare il tram, il mezzo più efficiente per muoversi.
Prima di elencarvi nel dettaglio cosa vedere vi anticipiamo che con Lisbona abbiamo un conto aperto: non sappiamo se sia stata la stanchezza accumulata dopo dieci giorni di viaggio, il forte caldo che abbiamo trovato o il paragone con Porto di cui ci siamo subito innamorati, ma Lisbona non ci ha fatto scattare quella scintilla che invece abbiamo trovato nel resto del Paese. Sicuramente, prima o poi, le daremo una seconda possibilità.
Come per Porto ci limiteremo a elencarvi e attrazioni da visitare suddivise per quartiere, promettendovi a breve un itinerario dettagliato e completo su Lisbona (seguiteci per non perdervi gli aggiornamenti).
Nella Baixa, il quartiere più elegante di Lisbona, da non perdere:
- Praça do Comércio: la principale piazza della città, enorme e affacciata sul fiume Tago. Al centro la statua del re José I. Ci ha ricordato molto piazza Unità d’Italia di Trieste.
- Praça do Rossio: altra grande piazza dalla particolare pavimentazione bianca e nera conosciuta ufficialmente con il nome di Praça Dom Pedro IV, a cui è dedicata la statua presente. Circondata da caffè e negozi.
- Rua Augusta: la via dello shopping che collega le due piazze tra loro, di rilievo il suo particolare arco, considerato la porta della città
- Elevador de Santa Justa: 45 metri di altezza vi porteranno nella parte alta della città, nel quartiere del Chiado e più precisamente in Largo do Carmo. La capienza massima dell’ascensore è di 30 persone, calcolate la possibilità di fare un po’ di fila. (costo 5,30 andata e ritorno, aggiornato al 2023)
Nel Chiado, considerato il quartiere letterario dove un tempo si radunavano scrittori e oggi ricco di caffè e librerie, suggeriamo:
- Chiesa del Carmo: la violenta scossa di terremoto che colpì la città fece crollare la parte superiore di questa chiesa. Durante i lavori di restauro venne presa la decisione di lasciare la chiesa senza soffitto, a memoria di ciò che era accaduto. La chiesa è unica nel suo genere. A nostro avviso imperdibile. (ingresso 5 euro, costo 2023)
- Praca de Camoes: elegante piazza del quartiere, dalla pavimentazione particolare. Al centro la statua di Luìs de Camoes, uno dei più importanti poeti della storia portoghese.
- Vicino la chiesa vi segnaliamo locale ideale per una pausa: il Carmo rooftop, una terrazza dalla quale si ha una bellissima vista panoramica sulla città, l’elevador de Santa Justa e il castello.
Nel Barrio Alto, la parte più alta della città, quartiere elegante e cuore della vita notturna con i suoi molteplici pub e locali, da vedere:
- Igrejas di São Roque: costruita nel 1533, dall’esterno sembra una chiesa come tutte le altre, al suo interno invece è ricca di elementi (ingresso 2,50 euro, costo 2023)
- I due elevador, l’elevador da Bica, che porta al quartiere del Chiado e l’elevador da Gloria che percorre le strette vie fino ad arrivare al Miradouro de Sao Pedro de Alcantara, dove oltre a una delle più belle viste panoramica sulla città si può passeggiare nel verde del parco
Belem è un quartiere affacciato sul fiume Tago di importanza storica per il Paese: zona portuale, da qui partivano gli esploratori portoghesi alla scoperta di nuove terre. Da non perdere:
- Torre di Belem: simbolo di Lisbona, ai tempi fortezza del porto, costruita per controllare gli attacchi via mare. Decorata in stile manuelino sono visitabili gli interni e la terrazza. Preparatevi a lunghe code. (ingressi 6 euro, costo 2023)
- Monastero dei Jerònimos: realizzato nel 1505 per onorare le scoperte di Vasco da Gama, tra cui la rotta per l’India (all’interno della chiesa presente anche la sua tomba) il monastero fa parte del Patrimonio Unesco. Ampie sale e chiostri, tra cui l’imperdibile chiostro centrale, decorate in stile manuelino. Possibile file all’entrata (ingresso 10 euro, costo 2023). Adiacente al monastero è presente anche una chiesa (ingresso gratuito) prestate attenzione perché bisogna fare un’altra coda per poter accedere.
- Padrão dos Descobrimentos (Monumento alle scoperte) realizzato nel 1960 in onore delle terre scoperte dai portoghesi. La visita permette di salire fino in cima alla terrazza, anche se la vista è pressoché identica al quello che si vede dalla torre di Belem. (ingresso 6 euro, costo 2023).
- Imperdibile la Pasteis de Belem, pasticceria storica presente dal 1837 dove assaggiare i famosi dolci portoghesi pastel de nata.
L’Alfama è uno dei quartieri più caratteristici della capitale, con un anima a sé, da vivere perdendosi tra le sue piccole vie e i pittoreschi angoli. Da non perdere:
- lo storico Tram 28 che porta i turisti a scoprire gli stretti vicoli. Vi suggeriamo di compiere il tragitto al mattino presto, per evitare la folla di turisti e lunghe code.
- Castello di Sao Jorge: l’antico castello che domina sulla città. Data la sua posizione si ha una vista unica sulla capitale. (ingresso 15 euro, costo 2023).
- la Sè, ovvero la cattedrale di Lisbona con il suo mix di stile romanico e gotico
- Chiesa Sant’Antonio: luogo natale di Sant’Antonio da Padova, in realtà originario proprio di Lisbona.
- Miradouro de Santa Luzia: imperdibile con la caratteristica vista sui tetti rossi del quartiere. Da vedere anche il murale di azulejos che decorano il luogo.
- Miradouro da Graça e Miradouro Senhora do Monte: situati poco sotto il castello, a meno di 1 km di distanza l’uno dall’altro sono entrambe imperdibili. Si trova poco sotto il castello, la visuale è quindi simile. Consigliati al tramonto o di sera, se volete vedere Lisbona illuminata dalle stelle.
Dove mangiare a Lisbona
Oltre al Carmo rooftop e la pasticceria di Belem che vi abbiamo suggerito in precedenza vi segnaliamo anche la Cervejaria Trindade, un ex convento composto da ampie saloni decorati da azulejos che vi faranno rivivere l’atmosfera del passato e il ristorante Estrella da Bica, se invece volete assaggiare delle rivisitazioni dei piatti tipici portoghesi.
Terminano così i nostri 12 giorni in Portogallo, con migliaia di km macinati in auto e a piedi, tra le vie delle grandi città ai vicoli caratteristici dei borghi fino ai monasteri ricchi di storia e fascino.
Lasciamo questa terra dove abbiamo lasciato un pezzo di cuore e torniamo a casa con gli occhi pieni dei colori meravigliosi della natura, dei bellissimi tramonti e delle notti stellate.
Obrigado Portugal!
