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Itinerario nella penisola di Snaefellsnes: cosa vedere tappa per tappa

 

La penisola di Snaefellsnes racchiude in pochi chilometri un assaggio della varietà di paesaggi che offre questo splendido Paese, per questo è spesso definita una Islanda in miniatura: qui vi aspettano cascate, vulcani, ghiacciai, fiordi, trekking e terme naturali.

All’interno della penisola di Snaefellsnes si trova anche uno dei tre parchi nazionali islandesi: il parco di Snaefellsjokull, nome che deriva dall’omonimo vulcano al cui centro si trova uno dei ghiacciai più grandi dell’isola. Alto 1.446 metri nelle limpide giornate è visibile anche dalla capitale Reykjavik situata a 200 km di distanza. La montagna è protagonista anche del romanzo di Jules Verne “Viaggio al centro della terra”.

In questo articolo vi riportiamo il nostro itinerario nella penisola di Snaefellsnes, ovvero cosa vedere tappa per tappa, con suggerimenti su quanti giorni dedicare alla penisola e dove alloggiare.

Itinerario nella penisola di Snaefellsnes

 

Come arrivare alla penisola di Snaefellsnes

La penisola di Snaefellsnes si trova nella parte nord ovest dell’Islanda, per visitarla occorre fare una deviazione dalla ring 1, la strada principale del Paese. Nell’organizzazione dell’itinerario, a seconda che compiate il giro in senso orario o antiorario, sarà quindi una tappa iniziale o finale del vostro viaggio.

La penisola è facilmente raggiungibile da Reykjavik, che dista poco più di 100 km, per questo spesso viene proposta nelle agenzie come tour in giornata dalla capitale. Arrivando da Reykjavik basterà percorrere la ring 1 e all’altezza di Borgarnes, una volta superato il tunnel subacqueo, imboccare la strada asfaltata 54.

Se invece arrivate da Akureyri o dai fiordi del nord avrete due possibilità: continuare sempre sulla ring 1 e una volta arrivati a Borgarnes risalire tramite la strada asfaltata 54 (in questo caso allungherete il giro ma troverete sempre strade asfaltate) oppure tagliare per la strada 54 nel tratto a nord, all’altezza di Dalabyggð, dove però incontrerete un percorso sterrato.

Noi abbiamo optato per la seconda ipotesi: la strada è fattibile, ovviamente procedendo a bassa velocità.

Nemmeno a dirlo, intraprendete questa scelta solo nel caso abbiate noleggiato un auto di grandi dimensioni. L’unico inconveniente che abbiamo trovato a fine maggio sono stati diversi lavori in corso che preparavano la tratta per la stagione estiva, questo ha rallentato ulteriormente il nostro tragitto.

Valutate quindi in base all’auto e al tempo che avete a disposizione la strada migliore.

Qui vi riportiamo per comodità uno screen preso dal sito Vegasjà, sito utilissimo per organizzare il vostro viaggio in Islanda. In nero sono indicate le strade asfaltate, mentre in arancione quelle sterrate.

strade penisola di Snaefellsnes

 

Quanti giorni dedicare alla penisola di Snaefellsnes

Noi abbiamo scelto di dedicare alla penisola 1 giorno e mezzo: partiti la mattina presto da Akureyri abbiamo raggiunto la nostra prima tappa nel primo pomeriggio. Il giorno successivo abbiamo passato nella penisola quasi tutta la giornata e prima di sera ci siamo avviati in direzione Reykjavik.

Anche se distanti pochi chilometri le attrazioni all’interno della penisola di Snaefellsnes sono tante e diverse. Ovviamente è un discorso soggettivo e molto dipende dai vostri gusti e da cosa volete includere nel vostro itinerario.

In base alla nostra esperienza possiamo però dirvi che almeno una giornata piena è necessaria per visitare le attrazioni principali, se avete la possibilità due giornate sono il tempo perfetto per vedere tutto con calma.

 

Dove dormire nella penisola di Snaefellsnes

Molti scelgono di alloggiare nella città di Borgarnes, il nostro consiglio invece è quello di prediligere un alloggio situato direttamente nella penisola, in questo modo guadagnerete parecchio tempo.

La nostra scelta è ricaduta in una struttura vicino a Budir, per un motivo ben specifico: eravamo vicini alla strada 56 che taglia la penisola, questo ci ha permesso di impostare l’itinerario con la massima flessibilità e nel caso riprendere alcune tappe il giorno successivo.

Nel nostro caso si è rivelata la scelta perfetta!

Dove dormire pensiola di Snaefellsnes

Abbiamo soggiornato alla Guesthouse Hof, un complesso di cottage e appartamenti affacciati direttamente sull’oceano (ideali anche per ammirare l’aurora boreale). Con 100 euro a notte abbiamo prenotato il cottage con la cucina in comune, una soluzione senza molte pretese ma assolutamente consigliata! Potete prenotare o visionare la struttura direttamente da Booking

 

Itinerario nella penisola di Snaefellsnes: tappa per tappa cosa vedere

Di seguito trovate la mappa con le tappe e le informazioni dettagliate delle attrazioni che abbiamo visitato nel nostro itinerario di un giorno e mezzo dedicato alla scoperta della penisola di Snaefellsnes.

 

Stykkishólmur

Il nostro itinerario nella penisola di Snaefellsnes inizia con Stykkishólmur che con poco più di 1.000 abitanti è la cittadina più grande e popolosa della penisola di Snaefellsnes.

Il centro si sviluppa principalmente intorno alla zona del porto dove partono escursioni giornaliere e traghetti verso i fiordi del nord. Molti turisti scelgono Stykkishólmur come punto di appoggio per visitare la penisola. Abbiamo dedicato al villaggio una sosta veloce, giusto per sgranchirci le gambe dopo un lungo viaggio da Akureyri. La cittadina non ci ha particolarmente colpito, anche se indubbiamente offre un’ampia scelta di alloggi e ristoranti rispetto agli altri paesini presenti nella penisola.

Poco distante si trova il monte sacro di Helgafell, la nostra seconda tappa della giornata.

 

Helgafell

A poco meno di 10 km da Stykkishólmur si trova la montagna (o forse meglio definirla collinetta) di Helgafell che con i suoi 73 metri di altezza è considerata uno dei punti sacri di tutta l’Islanda! A essa è associata una leggenda secondo la quale gli islandesi si recavano presso questo monte per esprimere i propri desideri.

Ancora oggi questa tradizione viene tramandata, la visita a Helgafell prevede infatti un rito: si deve proseguire camminando verso la cima della montagna rigorosamente in silenzio e senza mai voltarsi indietro, solo in questo modo verranno esauditi i tre desideri espressi durante la salita.

Una volta arrivati in cima avrete anche una vista a 360° su tutto il paesaggio circostante.

Secondo noi è una tappa caratteristica e meritevole, la salita è poco impegnativa (considerate circa 10/15 minuti) e che crediate o meno alla leggenda 2 su 3 desideri espressi alla fine si sono avverati…

Il terreno di Helgafell è proprietà privata, per questo l’accesso prevede il pagamento di 400 isk (poco meno di 3 euro a persona). Arrivati al parcheggio troverete dei servizi e una piccola casetta in legno dove il proprietario richiederà il pagamento. All’interno potrete anche acquistare una bibita calda. Helgafell Islanda monte sacro

 

Bjarnarhofn Shark Museum

Procediamo con il nostro itinerario alla scoperta della penisola di Snaefelles con la nostra prossima tappa che si trova a circa 20 km da Helfagell: il museo dello squalo.

Da fuori non è altro che una piccola fattoria, una volta entrati sarete accolti da questa piccola realtà a conduzione familiare che in pochi minuti vi spiegherà (in inglese) il processo di pesca e fermentazione di uno dei piatti tipici islandesi, ovvero la carne di squalo. Pensate che appena pescata la carne è altamente velenosa, deve seguire un iter ben preciso della durata di qualche mese prima di poter essere consumata.

La visita è interessante e alla fine avrete la possibilità di fare un piccolo assaggio di uno dei piatti tipici: l’hákarl, ovvero lo squalo putrefatto.

Islanda squalo putrefatto

Per gli amanti dell’ammoniaca sarà una passeggiata di gusto, in alternativa divertitevi a immaginare la vostra espressione disgustata.

Il museo è chiuso nel periodo invernale. L’entrata è di 1600 isk, circa 10,50 euro. Il prezzo può essere considerato alto per l’esperienza generale, ma è una delle poche attrazioni a pagamento in tutta l’Islanda e, vedetela così, avrete la possibilità di assaggiare un piatto tipico!

 

Monte Kirkjufell

Uno dei punti più iconici d’Islanda e dei più fotografati di tutta la penisola di Snaefellsnes: stiamo parlando del monte Kirkjufell, letteralmente “la montagna della chiesa” celebre per essere apparsa anche nella serie tv di Game of Thrones.

La sua forma particolare rende questo scenario unico nel suo genere! Solo gli escursionisti esperti possono scalare la montagna, per tutti gli altri basterà inserire come destinazione le cascate di Kirkjufellsfoss: a pochi passi da un ampio parcheggio vi attenderà questo spot fotografico (e instagrammabile) tra i più belli del Paese.

La tappa è obbligatoria, armatevi solo di pazienza: il luogo è preso d’assalto tra turisti e fotografi professionisti.

Va anche specificato che spesso la montagna è avvolta da una fitta nebbia che ostacola lo spettacolo. Le soluzioni possono essere due: aspettare che il vento sposti le nuvole (noi abbiamo atteso circa 15 minuti e il cielo si è aperto sopra di noi) oppure se dedicate più giorni alla scoperta della penisola di Snaefellsnes potete valutare di tornare il giorno successivo.

 

Cascate di Bæjarfoss (Olafsvik) Svöðufoss e Kerlingarfoss (Hellissandur)

Come dicevamo la penisola di Snaefellsnes è un’Islanda in miniatura, anche qui è possibile ammirare delle cascate, non maestose come le altre presenti sull’isola ma comunque altrettanto scenografiche.

Le cascate di Bæjarfoss si trovano nella cittadina di Olafsvik, un piccolo villaggio di pescatori. Seguite le indicazioni fino al parcheggio dell’ospedale, vi basterà poi una piccola camminata di qualche minuto per ammirarle da vicino.

Riprendendo la strada 574 a poco meno di 5 minuti d’auto nei pressi dell’altro villaggio di pescatori di Hellissandur si trovano altre due cascate: Svodufoss e Kerlingarfoss. Completamente immerse nella natura qui un unico parcheggio vi darà l’accesso a due sentieri che vi porteranno ai piedi delle cascate. Purtroppo non siamo riusciti ad arrivare alle prime in quanto bisognava guadare un fiume che in quel momento era in piena. Abbiamo così intrapreso l’altro sentiero per contemplare le cascate di Kerlingarfoss.

Considerate queste tappe solo se avete abbastanza tempo a disposizione, se siete amanti dei posti poco turistici e volete fare una passeggiata tra la natura.

 

Chiesa bianca di Ingjaldshólskirkja

Riprendiamo la strada che completa il ring della penisola di Snaefellsnes e arriviamo a un altro dei punti probabilmente più fotografati: la chiesa bianca di Ingjaldshóll. A rendere suggestivo il tutto è il contesto: questa piccola chiesa bianca, dal tetto rosso con sullo sfondo il ghiacciaio di Snæfellsjökull. Uno scenario da cartolina!

All’interno della chiesa (che però noi abbiamo trovato chiusa) è raffigurato un dipinto con Cristoforo Colombo, a dimostrazione probabilmente del suo passaggio in Islanda. La visita vi porterà via solo qualche minuto.

 

Skardsvik Beach e il faro di Svörtuloft

Ritorniamo sulla road principale e proseguiamo con l’itinerario nella penisola di Snaefellsnes facendo una piccola deviazione verso la punta più a ovest della penisola: qui si trova Skardsvik Beach, una delle poche spiagge di sabbia dorata presente in tutta l’Islanda. Suggestiva e meritevole di una veloce sosta. Per arrivare alla spiaggia la strada è asfaltata ma per proseguire fino al faro di Svörtuloft diventa sterrata e a una sola corsia.

Qui ci sentiamo di darvi un consiglio: proseguite solo se avete un suv o un auto 4×4 e solo se il terreno non è particolarmente fangoso o rischiate di ingolfarvi. Se la situazione ve lo permette procedete con cautela e dopo 4 km avrete di fronte a voi il bellissimo faro arancione che svetta tra il nero della costa e l’azzurro del mare. Qui è possibile fare birdwatching e se sarete particolarmente fortunati vedere anche puffin e balene.

 

Il cratere del vulcano Saxhóll

Torniamo sulla strada principale 574 e raggiungiamo la prossima tappa: il cratere del vulcano Saxholl. L’ultima eruzione risale a 4.000 anni fa ma la forza della sua esplosione è ancora visibile dai campi di lava presenti nelle vicinanze.

Il vulcano è alto 100 metri ed è possibile raggiungere la sua sommità grazie a una scalinata di circa 400 gradini. Il cratere non è imperdibile, merita però la splendida vista dall’alto sulla penisola e sul ghiacciaio Snaefellsjokull. La visita richiede circa 30 minuti. Sul luogo è presente un comodo parcheggio, non ci sono invece servizi.

 

La spiaggia nera di Djúpalónssandur

Sempre sulla strada 574 si trova un’altra bellissima spiaggia: la spiaggia nera di Djúpalónssandur, luogo ideale per fare una passeggiata in uno scenario suggestivo.

Sulla spiaggia si trova il relitto di un’imbarcazione naufragata nel 1948 e 4 pietre chiamate pietre “del sollevamento”: si dice che queste pietre furono utilizzate dai pescatori per mettere a prova la loro forza. La più leggera pesa 23 kg, mentre la più pesante supera i 150 kg! A ogni pietra è associato un nome e solo chi riusciva a sollevare la seconda, del peso di 54 kg, poteva essere arruolato come pescatore.

La spiaggia è facilmente accessibile tramite un parcheggio dove sono presenti anche dei servizi. Da qui partono anche diversi trekking che vi porteranno a esplorare le scogliere circostanti.

 

Le formazioni laviche di Lóndrangar e il faro di Malariff

Altra sosta veloce il faro di Malariff, alto 75 metri. Da qui parte un sentiero panoramico sulle scogliere che termina con la vista delle formazioni laviche di Londrangar. Queste formazioni dalla forma particolare, leggenda vuole che siano abitate dagli elfi, sono state erose nel corso degli anni dal mare e dal vento. Con un po’ di fortuna anche qui potrete avvistare dei puffin.

La visita non richiede molto tempo, il percorso è infatti meno di 1 km. Interessante anche il piccolo museo presente al parcheggio che racconta la storia della penisola.Qui sono presenti servizi e potrete acquistare qualche souvenirs.

 

Trekking da Hellnar a Arnarstapi

Hellnar e Arnastapi sono due piccoli villaggi di pescatori, collegati tra loro da un sentiero panoramico.

Procedendo in senso orario incontriamo prima la cittadina di Hellnar, parcheggiamo nei pressi del Fjöruhúsið café e iniziamo ad avviarci. Il trekking prevede 2,5 km solo andata e non è assolutamente impegnativo nonostante per i primi 15 minuti ci ha accompagnato una fastidiosa ma leggera pioggia. Con un po’ di attenzione siamo comunque riusciti a percorrere il sentiero. Vi consigliamo delle scarpe adatte e di evitare il percorso in caso di forte pioggia, in quanto rischiereste di trovare molto fango.

La parte più panoramica del trekking è però quella finale, quando ci si avvicina alla cittadina di Arnastapi dove si possono ammirare splendide scogliere e tantissimi uccelli che vengono qui a nidificare.

Se avete poco tempo a disposizione o non avete intenzione di fare l’intero trekking vi consigliamo di arrivare direttamente qui e percorrere una parte del sentiero da questo lato. Ad Arnastapi si trova anche il celebre arco naturale di roccia di Gatklettur. Considerate anche le varie soste abbiamo impiegato circa 1 ora e mezza per compiere l’intero trekking andata e ritorno.

 

Budir

Sicuramente da includere nel vostro itinerario nella penisola di Snaefellsnes è la chiesa nera di Budir, sosta veloce a pochi km dalla strada principale.

Un tempo Budir era famosa per essere uno dei villaggi di pescatori più importanti di tutta la penisola, oggi invece è principalmente conosciuta per la super fotografata chiesa nera che risalta dal verde circostante.

 

Ytri Tunga Beach

Poco prima di lasciare la penisola ci aspetta una delle ultime attrazioni: Ytri Tunga Beach. Questa spiaggia è resa famosa dalle foche che si recano qui per cercare riposo e riprodursi.

La spiaggia si raggiunge facilmente dal parcheggio e quasi tutto l’anno è possibile vedere questi simpatici animali. La zona è una riserva protetta, è assolutamente vietato avvicinarsi per evitare di rovinare il loro ecosistema.

 

Landbrotalaug Hot Springs

In Islanda sono diverse le piscine geotermali naturali che si possono incontrare. Una in particolare si trova a sud della penisola di Snaefellsnes a ridosso dell’incrocio tra la strada 54 e 55, stiamo parlando della piscina naturale di Landbrotalaug.

Per trovarle le terme naturali digitate su Google “Landbrotalaug Parking”: arrivati a un certo punto troverete la strada chiusa con delle catene e un cartello giallo che vi indicherà di essere arrivati. Parcheggiate sulla strada e proseguite a piedi. Per arrivare alla pozza sarà necessario guadare il fiume: dei sassi vi aiuteranno ad affrontare il percorso. Non sappiamo però dirvi se le condizioni dell’acqua siano sempre così favorevoli o se in alcuni periodi il fiume potrebbe essere in piena.

L’hot spring di Landbrotalaug è molto piccola e ospita al massimo 3 persone, vi potrà capitare quindi di trovare altre persone e dover aspettare, come è capitato a noi. In realtà l’alta temperatura dell’acqua non consente di stare più di 30 minuti (sarà il vostro corpo a chiedervi una tregua) per cui portate pazienza: l’attesa verrà ripagata.

Trovarsi immersi nelle acque termali naturali completamente soli in mezzo alla natura è un’esperienza da fare assolutamente!

 

Altre cose da vedere nella penisola di Snaefellsnes

Di seguito vi riportiamo altre due attrazioni che personalmente non abbiamo visto ma che avevamo segnato come possibili tappe da includere nell’itinerario nella penisola di Snaefellsnes:

– Grotta di lava Vatnshellir: conosciuta anche come Cave Vatnshellir questa grotta si è formata circa 8.000 anni fa a seguito di un’eruzione che scavò la roccia. Tramite una scala a chiocciola si raggiungono i 35 metri di profondità. L’accesso è consentito solo tramite tour privati della durata di circa 1 ora per un costo intorno ai 30-35 euro. Noi abbiamo saltato questa tappa perchè soffro di claustrofobia.

– Colonne di basalto di Gerduberg: poco prima dell’incrocio con al strada 55 che vi ricondurrà alla ring 1 si trova questo luogo particolare: circa 14 metri di colonne di basalto erose nel corso del tempo dal vento. La strada per arrivare è sterrata ma con cautela è fattibile. Dal parcheggio si prosegue per circa 1 km prima di arrivare al sito.

 

Penisola di Snaefellsnes: ne vale la pena?

Spesso prima di partire ci siamo imbattuti in questo dilemma “vale la pena includere in un viaggio in Islanda anche la penisola di Snaefellsnes all’interno dell’itinerario o meglio dedicare quel tempo a visitare altro?”. Certo, se confrontata con gli altri paesaggi presenti sull’isola non troverete cascate così potenti, strade altrettanto panoramiche, vulcani immensi da lasciare senza fiato, ma nel suo piccolo racchiude uno specchio d’Islanda unico e caratteristico, per cui per noi è un grande sì”.

Se volete vedere le stories del nostro itinerario nella penisola di Snaefellsnes e del viaggio completo in Islanda le trovate in evidenza sul nostro profilo instagram.

Qui invece vi ricordiamo gli altri articoli sull’Islanda che potrebbero esservi utili nell’organizzare il vostro viaggio in questa splendida terra:

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